Il progetto nasce dallo studio e dall’analisi del luogo, che pur essendo già urbanizzato presenta interessanti elementi del nostro patrimonio naturalistico da valorizzare. La lettura del sito ha reso visibile, infatti, l’importanza dell’elemento idrico nelle vicinanze, elemento che da sempre ha contraddistinto la vita ferrarese nelle epoche passate e che risulta spesso sottovalutato, invece, ai nostri giorni.
La presenza dell’acqua, tuttavia, è solo uno degli aspetti che connota l’area di intervento: la sua posizione si presenta estremamente strategica sul territorio poiché è collocata nelle immediate vicinanze del centro ma allo stesso tempo resta in posizione defilata e protetta dal traffico. Tali aspetti suggeriscono la crescita di un piccolo nucleo abitato, immerso nella natura e a due passi dalla città storica.
L’idea e quella di sfruttare le potenzialità del sito in maniera intelligente, per offrire una nuova e diversa idea di abitare: la possibilità di estraniarsi dal territorio urbanizzato pur restandovi all’interno. Il punto di partenza resta la realizzazione di un villaggio, una sorta di piccolo borgo, all’interno del quale fornire abitazioni e servizi attraverso una chiave di lettura che sempre più frequentemente si sta diffondendo dal nord Europa, da quei paesi come Svezia e Olanda, che mirano alla eco sostenibilità:
il co-housing.
Viene fornita la possibilità, attraverso la predisposizione e progettazione degli ambienti, di condividere una serie di spazi e servizi che non sarebbe più indispensabile ricercare nella città, dando la possibilità ai residenti di rendersi indipendenti su più fronti: fornendo per esempio servizi concreti alle famiglie (attraverso nido, lavanderia e ambienti di rimessaggio) per lo sport e il tempo libero (con la piscina biologica, una palestra e piccoli orti collettivi) e la socializzazione (una biblioteca, l’organizzazione di gruppi di acquisto solidale ma anche spazi living condominiali completi di cucina e wifi). L’obiettivo è quello di ripristinare servizi e luoghi di vicinato, suggerendo la possibilità di un vivere diverso, creando una sorta di comunità intima e familiare.
Allo stesso tempo il progetto vuole prestare attenzione anche a categorie diverse da quella del classico nucleo familiare: il target che viene preso in considerazione è anche quello delle giovani coppie, dei single, degli anziani; categorie, queste, che hanno esigenze diverse alle quali, infatti, sono rivolte le soluzioni abitative che si affacciano direttamente sul fiume, fornendo una dimensione più privata e isolata.
La proposta di progetto cerca, dunque, di coniugare le comodità del vivere in città con le bellezze della campagna, cercando di conciliare l’elemento artificiale del costruito con quello naturale dell’ambiente proponendo una mentalità ed uno stile di abitare sempre più green. Per fare ciò si propone di utilizzare una tecnologia che miri alla sostenibilità energetica, utilizzando quindi elementi costruttivi in legno a secco, che possano abbattere non solo costi e tempi di realizzazione ma anche consumi di energia nella gestione dell’abitazione.
L’offerta insediativa è caratterizzata dalla aggregazione libera di circa 13 unità abitative indipendenti, in modo da ottenere spazi privati e di vicinato comuni ben distinti ma che rimandano l’uno all’altro.
Le tipologie abitative possono essere finite con materiali diversi: dal tradizionale mattone facciavista, alla facciata ventilata in legno o con il cappotto intonacato. Tutto ciò permette una forte personalizzazione e un varietà di scelta per creare abbinamenti estremamente piacevoli e contemporanei, sia all’interno che all’esterno.
La distribuzione interna carrabile è in prossimità delle abitazioni senza sovrapporsi agli spazi pedonali ed al verde. I garage sono concentrati nella zona verso la strada.
Ogni abitazione è dotata di un proprio spazio pertinenziale esterno che si integra con il verde comune.
Progettazione: 2013